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Rotte globali - Trieste, il mare, il porto franco

sobota 09.11.2019
– sreda 27.11.2019
C’è un rapporto speciale, identitario, che lega Trieste al suo mare, un rapporto rintracciabile nell’attuale vita quotidiana, nella letteratura, nella storia, nell’arte. Un rapporto che è fonte di vita, di relazioni, di ricchezza. Non solo come elemento indiscutibile del passato, ma come risorsa per lo sviluppo futuro, in un momento in cui la città ha in mano le chiavi per una nuova espansione commerciale: oggi come 300 anni fa, quando fu istituito, il porto franco conferma il suo potenziale attrattivo, la sua funzione di motore economico, la sua capacità di aprire nuove rotte. Ieri quelle aperte dal canale di Suez, di cui fu grande promotore Pasquale Revoltella, socio fondatore e per moltissimi anni direttore delle Generali, una realtà internazionale che qui ha visto la luce; oggi quelle prospettate dalla promessa degli investimenti cinesi e non solo. Ampi orizzonti che solo il mare consente di vedere e di disegnare e che il progetto Rotte globali. Trieste, il mare, il porto franco vuole rendere fruibili alla cittadinanza in un percorso di conoscenza e di acquisizione di consapevolezza. «Un percorso» ha detto Ariella Verrocchio, direttrice scientifica dell’Istituto Saranz, introducendo la conferenza stampa «che racconta Trieste, che non da oggi si è sviluppata come città globale ed europea. Un percorso che si propone di dare visibilità ai patrimoni culturali in una prospettiva di valorizzazione turistica, in modo da farne emergere anche il forte potenziale economico».

L’iniziativa, che consiste in un ricco programma di visite guidate gratuite che animeranno l’autunno triestino è coordinata dall’Istituto Livio Saranz nell’ambito diinHeritage. I beni culturali del lavoro in Friuli Venezia Giulia: Archivi, Luoghi, Memorie, Culture (www.inHeritage.it), progetto avviato nel 2017 e realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia allo scopo di sperimentare un network, virtuale e reale, tra soggetti pubblici e privati che possiedono e conservano patrimoni storico culturali dell’impresa e del lavoro nella nostra regione.

Il Comune di Trieste è uno di quei soggetti che ha scelto di aderire a questa rete virtuosa: Laura Carlini Fanfogna, direttrice del Servizio Musei e Biblioteche, si è detta «onorata di far parte di questa flotta e di aver aderito con convinzione a quest’iniziativa, che mette in relazione economia e cultura e consente di mantenere vivo il nostro patrimonio museale, a cui abbiamo attinto — in particolare nel repertorio iconografico — per organizzare gli appuntamenti in programma». L’Amministrazione comunale proporrà storie di porto vecchio e di pescherie dismesse a confronto, un InstaMeet in Porto Vecchio, senza dimenticare un omaggio a Pasquale Revoltella, grande protagonista e benefattore della Città.

Partner del progetto anche Assicurazioni Generali S.p.A., rappresentata in conferenza stampa da Roberta Spada, responsabile dell’Archivio Storico della compagnia, uno dei più grandi archivi assicurativi, che si presenterà al pubblico in tre occasioni, appuntamenti in cui verrà raccontata la storia dell’impresa, ma anche molte storie di vita quotidiana, che sono passate attraverso la compagnia assicurativa e che da Trieste hanno fatto tanta strada: grazie alla collaborazione di Roberto Eramo, Sara Dolce e Giuliano Zannier de L’Armonia, Associazione tra le Compagnie teatrali triestine— ha garantito Spada — non mancheranno le sorprese.

Un altro soggetto privato che aprirà le porte della propria sede storica è Francesco Parisi Casa di Spedizioni S.p.A., un’impresa familiare nata a Trieste più di 210 anni fa e che negli ultimi anni ha aperto filiali in Cina e nel sud-est asiatico. Il presidente Francesco Stanislao Parisi, intervenuto alla presentazione, si è detto felice di continuare questo dialogo con la città, iniziato lo scorso anno ospitando nei propri uffici un evento della Società dei Concerti.

A causa di impegni concomitanti non ha potuto prendere parte alla conferenza stampa l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, che ha tuttavia aderito con convinzione al progetto e in tre date offrirà delle visite all’Arsenale e alla Torre del Lloyd curate dall’Associazione Guide Turistiche del Friuli Venezia Giulia.

In conclusione è stato ricordato che per accedere alle visite, tutte gratuite, è obbligatorio prenotarsi scrivendo a rotteglobali@gmail.comoppure telefonando allo 040 415141 dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12.

Calendario delle attività proposte dal Comune di Trieste

Sabato 9.11.2019
Instameet #PortoFrancoTrieste
a cura del Comune di Trieste, Assessorato alla Cultura, Servizio Musei e Biblioteche e Assessorato alla Comunicazione, in collaborazione con gli Igers FVG e PA Social

Inizio 10, durata 2 ore
Disponibilità 40 posti

In occasione dei 300 anni dall'istituzione del Porto Franco di Trieste, il Comune di Trieste con gli assessorati alla Cultura, Sport e Giovani e quello alla Comunicazione, in collaborazione con gli Igers FVG e Pasocial, organizza un evento dedicato al Porto Vecchio, volto a valorizzare, attraverso le immagini e la capillarità dei social network come Instagram, le peculiarità e la struggente bellezza del luogo.
Si potranno visitare il Magazzino 26, la Centrale Idrodinamica , la Sottostazione elettrica che sarà aperta, in maniera straordinaria e dedicata all’evento.

Sabato 16.11.2019
Pescherie dismesse a confronto: il Mercato del Pesce di Trieste e il Mercato del Pesce
Visita alla mostra fotografia a cura di Michela Messina e Claudia Colecchia

ore 15.45, durata 1 ora
Disponibilità 20 posti

Nella cornice del Museo Orientale che testimonia i rapporti tra Trieste e l'Oriente, visita alla mostra fotografica: Pescherie dismesse a confronto: il Mercato del Pesce di Trieste e il Mercato del Pesce di Tokyo.
Le fotografie storiche della Pescheria triestina provenienti dalla Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte dialogano con le fotografie contemporanee scattate a Tokyo da Nicola Tanzini. I due mercati, luoghi di scambio di merci vendute e acquistate, ma anche luoghi di relazioni identitarie – luoghi antropologici – evocando Marc Augé, sono raccontati attraverso eloquenti immagini in bianco e nero. Le stesse indugiano nella descrizione degli interni, sia nelle parti destinate agli addetti ai lavori, sia in quelle aperte al pubblico. Le recentissime foto scattate a Tsukiji da Nicola Tanzini descrivono la fase di pre-chiusura della struttura: indugiando sugli istanti che precedono la conclusione di una giornata di lavoro, eco e riverbero del tramonto del giorno che precederà una nuova alba, in cui il luogo conosciuto sarà sostituito da un altro manufatto con le medesime finalità.
Le foto che hanno per protagonista la Pescheria triestina documentano invece l’intero svolgimento della giornata lavorativa nel percorso di quasi un secolo di vitalità: dalle prime aste, alla vendita al minuto, sino alla fase dei controlli e della contabilità.

Domenica 17 novembre 2019
Revoltella-Suez: 150 anni
Visita alla Biblioteca di Pasquale Revoltella a cura di Federica Moscolin

ore 11.00, durata 1 ora
Disponibilità 25 posti
Verrà ricordata l'apertura del canale di Suez, avvenuta esattamente 150 anni fa. Partendo dal dipinto di Cesare Dell'Acqua La proclamazione del portofranco di Trieste (1855), conservato al Museo Revoltella, si proseguirà a una visita della biblioteca di Pasquale Revoltella, di cui quest'anno ricorrono pure i 150 anni dalla morte, evidenziando i volumi inerenti l'Egitto e il taglio dell'istmo di Suez, in cui Revoltella si impegnò in prima persona. Dalle magnifiche tavole della Description de l'Égypte a bollettini, periodici, carte geografiche, resoconti tecnici e, non da ultimo, il diario manoscritto del viaggio di Revoltella in Egitto, si ripercorreranno le tappe della colossale impresa che rivoluzionò le rotte commerciali.

Mercoledì 27 novembre 2019
Storie di Porto Vecchio
Visita alla mostra fotografica a cura di Claudia Colecchia

ore 16.00, durata 1 ora
Disponibilità 30 posti
Il percorso espositivo si concentra principalmente su quella porzione di Porto Vecchio che oggi sta rinascendo a nuovi usi, e si articola in più sezioni.
Alle pareti e nelle vetrine albumine, gelatine ai sali d’argento, carte de visite, formato album, gabinetto, stereoscopiche e cartoline testimoniano non solo le diverse sensibilità al servizio della rappresentazione del “luogo”, ma anche la varietà delle tecniche fotografiche utilizzate. L’excursus novecentesco si conclude con i reportage degli anni Cinquanta e Sessanta di Adriano de Rota, Ugo Borsatti e dell’agenzia Giornalfoto.
La sala centrale accoglie il visitatore con i positivi di Gabriele Basilico, commissionati dal Comune di Trieste ed esposti in occasione della mostra Trouver Trieste a Parigi. Nell’ala esterna del Palazzo, rivolta verso quel canale che fungeva da attracco per le merci, le immagini esposte narrano il luogo attraverso testimonianze autoriali del XXI secolo, conservate in archivio. Le stesse sono state realizzate dal fotografo della Fototeca Marino Ierman, da Eugenio Novajra e generosamente donate dal medesimo, e da Graziano Perotti.