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Idrovolanti: l’epopea dei Cant tra le due guerre

sobota 22.04.2017
– nedelja 07.05.2017
L'esposizione racconta dunque, con ampi dettagli che non potranno sfuggire in primo luogo agli appassionati della storia del volo e degli aeromobili e ai modellisti (oltre ad alcuni modelli e disegni di aerei è presente in mostra anche un pregevole grande esemplare dell'incrociatore della 2° Guerra mondiale “Giovanni dalle Bande Nere” con a bordo un idrovolante da ricognizione), una vicenda gloriosa durata 20 anni, tra il 1923 e il 1943, e conclusasi definitivamente il 20 aprile 1944 con il bombardamento anglo-americano del Cantiere di Monfalcone e la completa distruzione delle annesse Officine Aeronautiche. Fu un ventennio, di fatto sostanzialmente coincidente con l'avvento al potere e la durata del Regime Fascista, che vide la costruzione presso la “divisione aeronautica” del CA.N.T. (sigla di Cantiere Navale Triestino, poi “traghettato” nei Cantieri Riuniti dell'Adriatico-CRDA) di oltre 1400 aerei, fra idrovolanti e “terrestri”, con il coinvolgimento di fino a 5.000 addetti tra i settori di progettazione e di produzione. Le nove sezioni della mostra danno conto di tutta questa intensa attività, con approfondimenti specifici dedicati ai principali protagonisti di quest'avventura, in prima fila i progettisti Raffaele Conflenti e Filippo Zappata (da cui derivo la lettera “Z” che a un certo punto apparve a completare la sigla degli idrovolanti “Cant – Z” appunto) e poi gli sperimentati, ma spesso anche spericolati, piloti collaudatori come Mario Stoppani e Gianni Widmer.
Sala Attilio Selva
Via Rossini Gioacchino
34100 Trieste

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