Patrizia SCHOSS
sreda 29.03.2017
– torek 18.04.2017
Sala Comunale d'Arte
– torek 18.04.2017
Sala Comunale d'Arte
Mercoledì 29 marzo, alle ore 19, nella Sala Comunale d’Arte di piazza Unità d’Italia 4, si inaugura la mostra personale della pittrice Patrizia SCHOSS, che sarà presentata sul piano critico dall’arch. Marianna Accerboni. In mostra una trentina di opere su carta e tridimensionali che ripercorrono in una sorta di antologica la creatività della Schoss dal ’77 a oggi.
Immaginifica eppure analitica - scrive Accerboni - Patrizia Schoss è autrice di una pittura raffinata e molto personale. Inquietante e criptica, sospesa tra tenerezza e inquietudine, quest’artista di cultura e dna mitteleuropei (padre austriaco e madre triestina), ma lombarda di nascita, ora attiva a Trieste, traccia con tecnica eccellente una sorta di elegante bestiario dell’anima, disegnato o inciso senza esitazioni. Nel grande panorama di possibilità espressive che la cultura del ‘900 ha offerto, l’artista ha attinto istintivamente, ritenendola consona con il proprio sentire, all’intonazione surrealista, che l’accompagna nel travalicare il reale verso una liberazione dell’inconscio dagli incubi e dai dubbi, un percorso condiviso da note sensuali e delicate al tempo stesso. Che ci rimanda agli antichi bestiari di ascendenza medievale, ma anche alle creature fantastiche dipinte fra il ‘400 e il ‘500 dal fiammingo Hieronymus Bosch, rivisitate con algida chiarezza. E alle immagini cinquecentesche, affastellate di dettagli, dell’aristocratico, ma più solare Arcimboldo. Un mix, l’universo della Schoss, fra nitore, sofisticata freschezza e armonia tonale e cromatica, mistero, attaccamento e timore della maternità, fine segno grafico; paura della solitudine e intreccio, cioè abbraccio.
Un’allusione continua alla natura, che prosegue nelle composizioni tridimensionali dell’artista, rielaborate a partire dalla forma archetipa e originaria dell’uovo. Intrecciato ad altri elementi naturali di piume e pietre, quest’ultimo rappresenta il fulcro di una mise-en-scène naturalistica ed enigmatica, attraverso cui accedere a un mondo “razionalmente fantastico”, sospeso tra allusioni e raffinatezze, in una sorta di bilico in magico, quasi irreale equilibrio. Oltrepassato il quale, tutto potrebbe accadere.
Patrizia Schoss, formatasi al liceo artistico e all’Accademia di Brera a Milano, espone dagli anni settanta in sedi molto qualificate in diverse città italiane, tra cui la Fiera internazionale di grafica di Bologna e, a Milano, la Galleria Il Mercante e la Galleria Cortina. Tra i critici che si sono occupati di lei, Roberto Sanesi e Gillo Dorfles. L'esposizione sarà visitabile fino al giorno 18 aprile 2017, tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. INFO: +39 335 6750946 COMTS
Immaginifica eppure analitica - scrive Accerboni - Patrizia Schoss è autrice di una pittura raffinata e molto personale. Inquietante e criptica, sospesa tra tenerezza e inquietudine, quest’artista di cultura e dna mitteleuropei (padre austriaco e madre triestina), ma lombarda di nascita, ora attiva a Trieste, traccia con tecnica eccellente una sorta di elegante bestiario dell’anima, disegnato o inciso senza esitazioni. Nel grande panorama di possibilità espressive che la cultura del ‘900 ha offerto, l’artista ha attinto istintivamente, ritenendola consona con il proprio sentire, all’intonazione surrealista, che l’accompagna nel travalicare il reale verso una liberazione dell’inconscio dagli incubi e dai dubbi, un percorso condiviso da note sensuali e delicate al tempo stesso. Che ci rimanda agli antichi bestiari di ascendenza medievale, ma anche alle creature fantastiche dipinte fra il ‘400 e il ‘500 dal fiammingo Hieronymus Bosch, rivisitate con algida chiarezza. E alle immagini cinquecentesche, affastellate di dettagli, dell’aristocratico, ma più solare Arcimboldo. Un mix, l’universo della Schoss, fra nitore, sofisticata freschezza e armonia tonale e cromatica, mistero, attaccamento e timore della maternità, fine segno grafico; paura della solitudine e intreccio, cioè abbraccio.
Un’allusione continua alla natura, che prosegue nelle composizioni tridimensionali dell’artista, rielaborate a partire dalla forma archetipa e originaria dell’uovo. Intrecciato ad altri elementi naturali di piume e pietre, quest’ultimo rappresenta il fulcro di una mise-en-scène naturalistica ed enigmatica, attraverso cui accedere a un mondo “razionalmente fantastico”, sospeso tra allusioni e raffinatezze, in una sorta di bilico in magico, quasi irreale equilibrio. Oltrepassato il quale, tutto potrebbe accadere.
Patrizia Schoss, formatasi al liceo artistico e all’Accademia di Brera a Milano, espone dagli anni settanta in sedi molto qualificate in diverse città italiane, tra cui la Fiera internazionale di grafica di Bologna e, a Milano, la Galleria Il Mercante e la Galleria Cortina. Tra i critici che si sono occupati di lei, Roberto Sanesi e Gillo Dorfles. L'esposizione sarà visitabile fino al giorno 18 aprile 2017, tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. INFO: +39 335 6750946 COMTS
Sala Comunale d’Arte
Piazza Unità d’Italia, 4
34100 Trieste
Piazza Unità d’Italia, 4
34100 Trieste