Trilogia con muro, borsa e bambino
petek 12.01.2018
– nedelja 14.01.2018
Hangar Teatri
– nedelja 14.01.2018
Hangar Teatri
Avere a che fare con un bambino è o dovrebbe essere per un adulto un’esperienza assolutamente unica. Che sia nostro figlio, un nipote, uno scolaro, uno sconosciuto che intercettiamo in una frazione della nostra vita, un bambino è sempre la cartina al tornasole della nostra capacità di amare, ovvero della struttura affettiva raggiunta da un adulto. Oggi la società degli adulti non pone i bambini al suo centro, non ce la fa per un milione di motivi che sfuggono probabilmente alla responsabilità del singolo; si permette invece che li ponga il “mercato”, che ai bambini di una società opulenta inevitabilmente pensa fin troppo.
E’ infatti con la delega al prodotto acquistabile, con il ricorso diffusissimo agli animatori di feste di compleanno, con l’esposizione alla “pedagogia” televisiva, con l’iscrizione talvolta ossessiva a corsi di ogni tipo che l’adulto surroga la propria mancanza di tempo e soprattutto di fantasia. Il contributo di creatività rivolta ai bambini proviene perciò da entità troppo spesso esterne alla loro sfera affettiva quotidiana.
Questo spettacolo non tenta di dare soluzioni preconfezionate: affidandosi allo straordinario potere del teatro cerca solo di offrire agli adulti un momento prezioso di sosta, libero e denso di emozioni, che favorisca il riaffiorare di sensazioni lontane e il recupero di istinti creativi, di conoscenze e abilità sopite da poter condividere con i bambini della loro vita. Per costruire un mondo sentimentalmente meno analfabeta di quello attuale.
tratto dal testo di Carlo Tolazzi
regia di Marcela Serli
con Maurizio Zacchigna
E’ infatti con la delega al prodotto acquistabile, con il ricorso diffusissimo agli animatori di feste di compleanno, con l’esposizione alla “pedagogia” televisiva, con l’iscrizione talvolta ossessiva a corsi di ogni tipo che l’adulto surroga la propria mancanza di tempo e soprattutto di fantasia. Il contributo di creatività rivolta ai bambini proviene perciò da entità troppo spesso esterne alla loro sfera affettiva quotidiana.
Questo spettacolo non tenta di dare soluzioni preconfezionate: affidandosi allo straordinario potere del teatro cerca solo di offrire agli adulti un momento prezioso di sosta, libero e denso di emozioni, che favorisca il riaffiorare di sensazioni lontane e il recupero di istinti creativi, di conoscenze e abilità sopite da poter condividere con i bambini della loro vita. Per costruire un mondo sentimentalmente meno analfabeta di quello attuale.
tratto dal testo di Carlo Tolazzi
regia di Marcela Serli
con Maurizio Zacchigna