S.I.S.A. Trieste e Lussino al volo fra gli anni ’20 e gli anni ‘30
petek 04.05.2018
– nedelja 01.07.2018
Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata
– nedelja 01.07.2018
Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata
[Prorogata al 1 luglio]
L’iniziativa attuale ha origine dalla felice intuizione di Egidio Braicovich, presidente della “Gianni Widmer”, che già tre anni fa volle rievocare quel primo volo di linea con gli idrovolanti che congiunse Trieste a Torino nel lontano 1926, grazie alla capacità imprenditoriale dei lussignani Cosulich, dell’omonima compagnia di Navigazione, fondatori della S.I.S.A., Società Italiana di Servizi Aerei.
L’anno scorso è iniziata la collaborazione con l’I.R.C.I. che ha portato alla seconda rievocazione per ricordare l’apertura della linea fra Trieste e Zara ed è stata l’occasione per l’allestimento di una prima mostra storica.
Quest’anno il percorso prosegue con la rivisitazione della tratta che da Trieste portava a Lussino. Per l’occasione, in attesa dell’arrivo dell’idroplano dall’Aeroclub di Como prevista per il 19 p.v., l’IRCI , ancora con la “Gianni Widmer”, e stavolta con l’attiva partecipazione della Comunità di Lussinpiccolo, ha predisposto una nuova mostra storico/documentale che ci offre da una parte la dimensione del volo, partendo dagli esordi locali proprio con il precursore Gianni Widmer, protagonista assieme agli assi internazionali, della Settimana Aviatoria di Zaule del 1911 (immortalata dal segno grafico del pittore Glauco Cambon), sino alle esperienze con gli idrovolanti della S.I.S.A. nell’evoluzione del volo che diventa atto quotidiano fra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso; ma, da un’altra parte, questa è l’occasione per gettare uno sguardo proprio sulla vita a Lussino in quegli anni che, dopo l’incubo della Prima Guerra, segnano una formidabile rinascita: giunge in visita in Re d’Italia subito nel 1922, ripartono i cantieri navali e ne sorgono nuovi, si sviluppano i grandi lavori per l’adeguamento delle strade e delle banchine, si aprono nuovi collegamenti. Lussino ridiventa meta dei vip anche grazie alla nuovissima motonave Morosini, per i collegamenti via mare, ed agli idrovolanti dei Cosulich, per quelli aerei. Un’imponente messe fotografica ci dona l’esemplare ogni giorno della vita dell’isola con la proposta in mostra di scorci inediti e viste inconsuete.
L’esposizione, ad entrata libera, che è stata realizzata e viene gestita con l’aiuto del Gruppo Volontari IRCI, continuerà sino al 3 giugno con i consueti orari: da lunedì a sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30; domenica dalle 10 alle 18.30.
L’iniziativa attuale ha origine dalla felice intuizione di Egidio Braicovich, presidente della “Gianni Widmer”, che già tre anni fa volle rievocare quel primo volo di linea con gli idrovolanti che congiunse Trieste a Torino nel lontano 1926, grazie alla capacità imprenditoriale dei lussignani Cosulich, dell’omonima compagnia di Navigazione, fondatori della S.I.S.A., Società Italiana di Servizi Aerei.
L’anno scorso è iniziata la collaborazione con l’I.R.C.I. che ha portato alla seconda rievocazione per ricordare l’apertura della linea fra Trieste e Zara ed è stata l’occasione per l’allestimento di una prima mostra storica.
Quest’anno il percorso prosegue con la rivisitazione della tratta che da Trieste portava a Lussino. Per l’occasione, in attesa dell’arrivo dell’idroplano dall’Aeroclub di Como prevista per il 19 p.v., l’IRCI , ancora con la “Gianni Widmer”, e stavolta con l’attiva partecipazione della Comunità di Lussinpiccolo, ha predisposto una nuova mostra storico/documentale che ci offre da una parte la dimensione del volo, partendo dagli esordi locali proprio con il precursore Gianni Widmer, protagonista assieme agli assi internazionali, della Settimana Aviatoria di Zaule del 1911 (immortalata dal segno grafico del pittore Glauco Cambon), sino alle esperienze con gli idrovolanti della S.I.S.A. nell’evoluzione del volo che diventa atto quotidiano fra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso; ma, da un’altra parte, questa è l’occasione per gettare uno sguardo proprio sulla vita a Lussino in quegli anni che, dopo l’incubo della Prima Guerra, segnano una formidabile rinascita: giunge in visita in Re d’Italia subito nel 1922, ripartono i cantieri navali e ne sorgono nuovi, si sviluppano i grandi lavori per l’adeguamento delle strade e delle banchine, si aprono nuovi collegamenti. Lussino ridiventa meta dei vip anche grazie alla nuovissima motonave Morosini, per i collegamenti via mare, ed agli idrovolanti dei Cosulich, per quelli aerei. Un’imponente messe fotografica ci dona l’esemplare ogni giorno della vita dell’isola con la proposta in mostra di scorci inediti e viste inconsuete.
L’esposizione, ad entrata libera, che è stata realizzata e viene gestita con l’aiuto del Gruppo Volontari IRCI, continuerà sino al 3 giugno con i consueti orari: da lunedì a sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30; domenica dalle 10 alle 18.30.
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34100 Trieste
+39 040 639 188
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