La Bibbia riveduta e scorretta
– nedelja 27.01.2019
“Dal 23 gennaio ritornano al Politeama Rossetti gli Oblivion ne “La Bibbia riveduta e scorretta” per la regia di Giorgio Gallione. Humour, musica, intelligenza, leggerezza e tanto talento contraddistinguono Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli anche in questa nuova e importante tappa della loro carriera. Repliche fino a domenica 27 gennaio, in abbonamento al Teatro Stabile regionale. Sabato 26 gennaio incontro pomeridiano con il pubblico”.
«Molto metodo e tanta follia. Ecco gli Oblivion» spiega il regista de “La Bibbia riveduta e scorretta” Giorgio Gallione.
Con questo divertente e nuovissimo spettacolo, gli Oblivion ritornano a Trieste e al Politeama Rossetti dove molte volte sono stati applauditi in passato e dove il pubblico li attende con grandissima curiosità. “La Bibbia riveduta e scorretta” va in scena da mercoledì 23 a domenica 27 gennaio, ospite della stagione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
«Cinque straordinari “filosofi assurdisti”, cinque rigorosi fantasisti (“l’immaginazione è più importante della conoscenza”, insegna Einstein) – spiega ancora Gallione – cinque ricercatori teatrali che usano il Comico come esercizio di intelligenza critica, di irriverenza; un’arma radiografica, acuminata e gentile, per togliere polvere e noia dal palcoscenico. Cinque instancabili contaminatori, cinque sorridenti secchioni (per questa Bibbia “riveduta e scorretta” hanno studiato più di tanti seminaristi e teologi…), portatori sani di leggerezza (che non è futilità) e di rigore. Perché per rovesciare il senso occorre prima provare a capirlo. Il teatro degli Oblivion è polifonico, meticcio, seriamente ridicolo, onnivoro, citazionista, ma sempre personalissimo. Sanno usare la leggerezza (che non è futilità…) come ricerca della precisione, della sintesi, dell’agilità, della rapidità di pensiero e azione teatrale. Essere loro complice in questo viaggio biblico è euforico e mai prevedibile. Significa provare a raccontare “la storia delle storie” entrando in un universo surreale, musicale e pittorico che, come tutti i veri creatori/creativi, cerca di mettere ordine nel Caos. In questo caso, da un bislacco Big Bang a un novello Jesus Christ Superstar rapper e alieno»…
C’è da credere alle parole di un artista dell’esperienza di Gallione riguardo all’irresistibile show “Oblivionescamente” dissacrante.
Oltre dunque allo humour di Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli che il pubblico dello Stabile regionale ama da sempre, non mancherà la dimensione musicale, ricca e declinata in modo nuovo.
Gli Oblivion infatti si mettono alla prova per la prima volta con un inedito musical comico: «Ci siamo trovati a discutere che genere di Musical fare. Non trovando un accordo, abbiamo deciso di farli tutti» scherza nelle sue note Lorenzo Scuda, autore della partitura.
«Complice anche il fatto che con le basi musicali puoi permetterti di avere sonorità che variano da Vivaldi ai Rammstein, abbiamo deciso di omaggiare tutto lo scibile della storia del Musical dagli anni 20 ad oggi. Ogni scena ha un suo mondo musicale, un suo sound di riferimento. Citazioni e richiami a Cole Porter, Stephen Sondheim, Lloyd-Webber, al musical Hamilton, in un Trivial Pursuit completamente inutile in cui dare sfoggio di tutta la propria saccenza. La produzione dei pezzi è stata mastodontica. Ventidue canzoni originali. Ghironde, Zampogne, Chitarre Heavy Metal, Groove Elettronici, Orchestra Sinfonica, Orchestra Barocca con Basso Continuo, Jazz Big Band, Campionamenti di frammenti di altri musical. Tutto pur di non lavorare…».
E il plot' Come si addentreranno questi eccezionali artisti nel libro più celebre della storia' Ai testi hanno Pensato Davide Calabrese, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli ed hanno immaginato un quadro davvero particolare.
Siamo nella Germania di Gutenberg, intento nella scelta del primo libro da stampare: quand’ecco che gli si presenta il Signore, con un’autobiografia scolpita nella pietra da editare e diffondere in tutte le case. Ne nasce così il primo braccio di ferro tra autore ed editore della storia, il primo deciso a restare fedele alla propria opera, il secondo tutto impegnato nel trasformare in un successo editoriale quello che lui considera un insieme di storie scollegate e bizzarre. Nella tipografia prendono vita le vicende più incredibili dell’Antico e Nuovo Testamento, che Gutenberg renderà un best-seller.