Paesaggi marginali tra Veneto e Friuli - Opere su carta di Livio Ceschin
sobota 02.03.2019
– nedelja 17.03.2019
Sala Comunale d'Arte
– nedelja 17.03.2019
Sala Comunale d'Arte
Venerdì 1 marzo 2019 alle ore 18.30 verrà inaugurata la mostra "Paesaggi marginali tra Veneto e Friuli", opere su carta dell'incisore Livio Ceschin nella Sala Comunale d’Arte di Trieste, in piazza dell'Unità d’Italia 4, alla presenza dell’artista che introdurrà in tecnica e poetica la sua opera incisa. L’autore sarà di nuovo presente nei giorni di sabato e domenica del periodo espositivo.
“Ho ricevuto le incantevoli incisioni, e la ringrazio. Le sto guardando e riguardando. Sono un appassionato di questo tipo di immagini. Le sue mi confermano che in Italia, oggi, la grafica è assai superiore alla pittura”. Così Federico Zeri, con una lettera datata 15 Gennaio 1998, rispose a Livio Ceschin, che gli aveva sottoposto a giudizio alcune sue incisioni.
Le stesse e altre, per un totale di circa una ventina di opere, tra acqueforti e puntesecche, saranno esposte presso la Sala Comunale d’Arte in Piazza dell’Unità d’Italia a Trieste dal 2 al 17 marzo 2019.
Le opere di grafica di Ceschin illustrano la sensibilità e l’attenzione visiva dell’artista: dettagli e scorci di boschi innevati e piccoli ambienti domestici dove il dialogo primigenio con la natura e la sua quotidianità è costante e vivo. Una volontà, da parte dell’artista, di mostrare la spiritualità silenziosa ma presente di questo dialogo uomo-natura. Inoltre, caratteristica di molte delle sue incisioni, è la presenza di lacerti di scritte, le quali contribuiscono a “incidere” nei lavori una visione evocativa di una memoria forse passata ma pur sempre presente; oltre a far emergere il suo particolare rapporto con l’arte poetica.
Tra le molte pubblicazioni riguardanti l’attività artistica di Livio Ceschin, da ricordare i cataloghi: Livio Ceschin. L’opera incisa 1991-2008, testi di Achim Gnann e Vittorio Sgarbi, Edizioni Skira, Aprile 2009 e Livio Ceschin. Wer der Erinerung, testi di Achim Gnann, Silke Krage, John T. Spike, Gerd Lindner, Rosaria Fabrizio, Edizioni Panorama Museum, Bad Frankenhausen 2010.
La mostra rimarrà aperta al pubblico con orario feriale e festivo: 10_13 / 17_20 sino a tutto il 17 marzo 2019.
“Ho ricevuto le incantevoli incisioni, e la ringrazio. Le sto guardando e riguardando. Sono un appassionato di questo tipo di immagini. Le sue mi confermano che in Italia, oggi, la grafica è assai superiore alla pittura”. Così Federico Zeri, con una lettera datata 15 Gennaio 1998, rispose a Livio Ceschin, che gli aveva sottoposto a giudizio alcune sue incisioni.
Le stesse e altre, per un totale di circa una ventina di opere, tra acqueforti e puntesecche, saranno esposte presso la Sala Comunale d’Arte in Piazza dell’Unità d’Italia a Trieste dal 2 al 17 marzo 2019.
Le opere di grafica di Ceschin illustrano la sensibilità e l’attenzione visiva dell’artista: dettagli e scorci di boschi innevati e piccoli ambienti domestici dove il dialogo primigenio con la natura e la sua quotidianità è costante e vivo. Una volontà, da parte dell’artista, di mostrare la spiritualità silenziosa ma presente di questo dialogo uomo-natura. Inoltre, caratteristica di molte delle sue incisioni, è la presenza di lacerti di scritte, le quali contribuiscono a “incidere” nei lavori una visione evocativa di una memoria forse passata ma pur sempre presente; oltre a far emergere il suo particolare rapporto con l’arte poetica.
Tra le molte pubblicazioni riguardanti l’attività artistica di Livio Ceschin, da ricordare i cataloghi: Livio Ceschin. L’opera incisa 1991-2008, testi di Achim Gnann e Vittorio Sgarbi, Edizioni Skira, Aprile 2009 e Livio Ceschin. Wer der Erinerung, testi di Achim Gnann, Silke Krage, John T. Spike, Gerd Lindner, Rosaria Fabrizio, Edizioni Panorama Museum, Bad Frankenhausen 2010.
La mostra rimarrà aperta al pubblico con orario feriale e festivo: 10_13 / 17_20 sino a tutto il 17 marzo 2019.
Sala Comunale d’Arte
Piazza Unità d’Italia, 4
34100 Trieste
Piazza Unità d’Italia, 4
34100 Trieste