Vita Vista Mare
sreda 14.08.2019
– sobota 31.08.2019
Sala Comunale d'Arte
– sobota 31.08.2019
Sala Comunale d'Arte
Interpreta e visualizza i versi haiku (brevi poemi di origine giapponese e seicentesca, composti da 17 sillabe), che affascinarono anche Ungaretti e che lei stessa compone, attraverso una sorta di pittura raffinata e personale. Spesso è foglia d’oro su legno, ma anche un rosso incantato o smalti e resine, a seconda dell’ispirazione.
Anna Zennaro, triestina, giornalista, scrittrice e artista, ama librarsi senza vincoli attraverso quelle che potremmo definire le solitudini e le bellezze fatte di essenzialità e di depurazione dal superfluo. Guidata in questo suo percorso dalla filosofia Zen, sperimenta anche la realizzazione degli haiga, sintesi tra verso e immagine, pure di derivazione orientale. Incide su legno brevi, criptici, eleganti poemi, che appaiono quasi come raffinati, insoliti e inediti bassorilievi, di una purezza quasi arcaica, rifinendoli con foglia d’oro, secondo una fascinazione che la porta a sperimentare anche il kinstugi, l’arte appunto di riparare l’arte con l’oro. E partecipa anche al
renga, sorta di catena poetica che vibra e si accresce di autore in autore.
Ma, il suo mondo espressivo e creativo non è solo questo.
Solca e interpreta con la sua pittura pure il mare mosso dal vento o argenteo, rosato e dorato per effetto dei raggi della luna, del sole o dell’aurora, inventa cavità in cui vibra l’eco del mistero, del domani e dell’eterno.
“Il mondo può essere racchiuso in una goccia” recita lo Zen e questa goccia ci porge i mille riflessi dell’anima e del gesto immediato e tecnicamente preparato di un’artista poliedrica e coerente, che ha saputo affascinare più giurie internazionali quali, per esempio recentemente, la giuria della Biennale Internazionale d’Arte di Monte Carlo, dov’è arrivata in finale, selezionata tra 4.000 artisti, e quella del Global Art Awards 2018 di Dubai, anche qui finalista della sezione Arte concettuale, unica donna italiana di categoria tra 10 finalisti mondiali (su 10.000 candidati di tutto il mondo).
Ha frequentato numerose scuole d’arte di Trieste (Nino Perizi, Paolo Cervi Kervischer, L’Off, la Scuola del Vedere), ha studiato
musica e si è specializzata in doratura a Milano.
Scrive e illustra libri, ama la fotografia, l’acquerello e lo sketch di viaggio, va dove la portano il vento e un’intelligenza curiosa e libera. E, quando guardi i suoi dipinti, in fondo lo sei anche tu, coinvolto nella scoperta dell’infinito.
Sala Comunale d’Arte
Piazza Unità d’Italia, 4
34100 Trieste
Piazza Unità d’Italia, 4
34100 Trieste