L’onore perduto di Katharina Blum
torek 22.10.2019
– nedelja 27.10.2019
Politeama Rossetti
– nedelja 27.10.2019
Politeama Rossetti
“Debutta in prima nazionale il 22 ottobre 2019 alla Sala Assicurazioni Generali
del Politeama Rossetti, “L’onore perduto di Katharina Blum” di Heinrich Böll,
nuova produzione con cui il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia inaugura la
Stagione 2019-2020. Un avvincente giallo e un’antesignana critica al mondo della
comunicazione, fra fake news e “macchine del fango”, in cui Franco Però dirige
nei ruoli dei protagonisti Elena Radonicich e Peppino Mazzotta. Repliche a
Trieste fino al 27 ottobre, poi in tournée italiana. Grazie al contributo della
Fondazione benefica Kathleen Foreman Casali a partire dalla prima si
sperimenta l’ascolto dello spettacolo in cuffia per chi ha problemi d’udito”.
In una scenografia che gioca con simultaneità, opacità, trasparenze, improvvise illuminazioni, e che metaforicamente allude al rigore della protagonista, si muovono i personaggi de “L’onore perduto di Katharina Blum”: spettacolo tratto dall’omonimo romanzo breve, graffiante, sorprendentemente antesignano che Heinrich Böll pubblica nel 1974.
L’idea di portarlo dalla pagina alla scena è di Franco Però – regista e direttore del Teatro Stabile del Friuli Venezia – che ne ha riconosciuto la forza e l’incisività con cui “parla” al nostro presente, e che ne ha affidato l’adattamento a Letizia Russo, autrice molto colta e ispirata. Ne saranno interpreti Elena Radonicich nel ruolo del titolo e Peppino Mazzotta (l’avvocato Hubert Blorna) – ottimi attori di teatro, che il grande pubblico conosce per i ruoli sostenuti al cinema e in fortunate fiction (per lei “La porta rossa”, lui è l’ ispettore Fazio de “Il commissario Montalbano”) – attorniati da alcuni attori di riferimento dello Stabile: Emanuele Fortunati (Alois Sträubleder), Ester Galazzi (Trude Blorna), Riccardo Maranzana (Werner Tötges, giornalista), Francesco Migliaccio (Erwin Beizmenne, commissario capo), Jacopo Morra (Walter Moeding, commissario assistente), Maria Grazia Plos (Else Woltersheim, madrina di Katharina).
È una coproduzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, con gli Stabili di Napoli e Catania.
Il debutto sarà martedì 22 ottobre al Politeama Rossetti di Trieste, Sala Assicurazioni Generali.
A partire dalla prima il pubblico, in particolare coloro che hanno difficoltà d’udito, avrà una piacevole sorpresa: grazie a un contributo della Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali, lo Stabile regionale avvia in fase sperimentale l’ascolto in cuffia dello spettacolo.
In una scenografia che gioca con simultaneità, opacità, trasparenze, improvvise illuminazioni, e che metaforicamente allude al rigore della protagonista, si muovono i personaggi de “L’onore perduto di Katharina Blum”: spettacolo tratto dall’omonimo romanzo breve, graffiante, sorprendentemente antesignano che Heinrich Böll pubblica nel 1974.
L’idea di portarlo dalla pagina alla scena è di Franco Però – regista e direttore del Teatro Stabile del Friuli Venezia – che ne ha riconosciuto la forza e l’incisività con cui “parla” al nostro presente, e che ne ha affidato l’adattamento a Letizia Russo, autrice molto colta e ispirata. Ne saranno interpreti Elena Radonicich nel ruolo del titolo e Peppino Mazzotta (l’avvocato Hubert Blorna) – ottimi attori di teatro, che il grande pubblico conosce per i ruoli sostenuti al cinema e in fortunate fiction (per lei “La porta rossa”, lui è l’ ispettore Fazio de “Il commissario Montalbano”) – attorniati da alcuni attori di riferimento dello Stabile: Emanuele Fortunati (Alois Sträubleder), Ester Galazzi (Trude Blorna), Riccardo Maranzana (Werner Tötges, giornalista), Francesco Migliaccio (Erwin Beizmenne, commissario capo), Jacopo Morra (Walter Moeding, commissario assistente), Maria Grazia Plos (Else Woltersheim, madrina di Katharina).
È una coproduzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, con gli Stabili di Napoli e Catania.
Il debutto sarà martedì 22 ottobre al Politeama Rossetti di Trieste, Sala Assicurazioni Generali.
A partire dalla prima il pubblico, in particolare coloro che hanno difficoltà d’udito, avrà una piacevole sorpresa: grazie a un contributo della Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali, lo Stabile regionale avvia in fase sperimentale l’ascolto in cuffia dello spettacolo.