Marcello Mascherini. Il teatro
nedelja 06.06.2021
– nedelja 05.09.2021
Museo Teatrale Carl Schmidl
– nedelja 05.09.2021
Museo Teatrale Carl Schmidl
Prorogata fino a domenica 5 settembre 2021 l'apertura della mostra «Marcello Mascherini. Il teatro», allestita presso la Sala “Attilio Selva” di Palazzo Gopcevich (Via Rossini, 4) quale estensione temporanea del percorso espositivo del Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”. La mostra è visitabile con orario 10-17 da martedì a domenica (chiuso il lunedì), con biglietto di ingresso al Museo (intero euro 4,00; ridotto 3,00).
Di Marcello Mascherini esistono una fittissima bibliografia, un catalogo generale delle opere plastiche (Allemandi, Torino 1998) e il ricordo di molte mostre delle sue sculture. Tra le più recenti, Mascherini e la scultura europea del novecento (Trieste, Salone degli incanti, 2007), Mascherini e Padova (Padova, Palazzo Zuckermann, 2017), Marcello Mascherini. Lo scultore dei transatlantici (Monfalcone, Museo della Cantieristica, 2017- 2018).
Ma pochi sanno delle opere dello scultore per il teatro, documentate dal 1948 al 1974, la cui cronaca fu redatta per la prima volta da Adriano Dugulin, già conservatore dei Musei Civici di Trieste, per il catalogo della mostra antologica a Villa Manin di Passariano (1988) con un successivo saggio per la mostra ai Sassi di Matera (2004). Si tratta di costumi e scene realizzate per il Teatro Stabile della Città di Trieste (1957-1968), per il club privato La Cantina (1958-1974), dove Mascherini ricopriva anche il ruolo di regista, e per il Teatro dell’Opera di Roma (1969-1970). Mancava tuttavia uno studio esaustivo sull’impegno artistico di Mascherini in campo teatrale: regia, scenografie, costumi, feste cittadine (le festose “Cavalchine” al Teatro Verdi di Trieste, dal 1948 al ’60).
L’idea editoriale ed espositiva, promossa dall’associazione Archivio Marcello Mascherini, è stata subito condivisa dal prof. Paolo Quazzolo, docente di Storia del teatro nel Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Trieste, incaricato quale responsabile scientifico del progetto. La spontanea adesione del Comitato di Pordenone della FITA (che dal 2011 organizza il Festival Internazionale del Teatro Amatoriale presso il Teatro Comunale di Azzano Decimo, rassegna e teatro entrambi intitolati a Marcello Mascherini) è risultata preziosa per ottenere il finanziamento regionale e ulteriori sponsorizzazioni. Enti e associazioni hanno risposto con entusiasmo: tra queste, il Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste di cui Mascherini fu tra i soci fondatori nel 1946, ricoprendo poi a vita fino all’83 la carica di direttore della Sezione Arti figurative.
La ricerca presso vari archivi, nonostante le difficoltà poste dal Covid, ha consentito di realizzare la monografia Marcello Mascherini. Il Teatro, curata da Paolo Quazzolo e Francesco Bordin per i tipi di Umberto Allemandi (Torino) con i saggi di Cristina Benussi, Massimo De Sabbata, Lorenzo Nuovo e dello stesso Quazzolo. Il libro comprende un ricco inserto iconografico, che integra le selezioni espositive in mostra al Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” di Trieste, dal 4 giugno al 20 luglio, e al Museo Civico d’Arte di Pordenone, dal 15 ottobre al 28 novembre 2021.
I prestiti per le due esposizioni di disegni, medaglie, sculture e documenti sono stati concessi dall’Archivio Storico e Audiovisuale della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, dallo stesso Civico Museo Teatrale di Trieste e dall’Archivio dell’artista; altre fototeche hanno concesso le immagini d’epoca. In esposizione anche una versione in bronzo, di collezione privata, del Ritratto di Giani Stuparich realizzato da Mascherini nel 1944. Lo scrittore triestino fu il primo presidente del Circolo della Cultura e delle Arti che ha festeggiato quest’anno il 75ennale dalla fondazione.
Di Marcello Mascherini esistono una fittissima bibliografia, un catalogo generale delle opere plastiche (Allemandi, Torino 1998) e il ricordo di molte mostre delle sue sculture. Tra le più recenti, Mascherini e la scultura europea del novecento (Trieste, Salone degli incanti, 2007), Mascherini e Padova (Padova, Palazzo Zuckermann, 2017), Marcello Mascherini. Lo scultore dei transatlantici (Monfalcone, Museo della Cantieristica, 2017- 2018).
Ma pochi sanno delle opere dello scultore per il teatro, documentate dal 1948 al 1974, la cui cronaca fu redatta per la prima volta da Adriano Dugulin, già conservatore dei Musei Civici di Trieste, per il catalogo della mostra antologica a Villa Manin di Passariano (1988) con un successivo saggio per la mostra ai Sassi di Matera (2004). Si tratta di costumi e scene realizzate per il Teatro Stabile della Città di Trieste (1957-1968), per il club privato La Cantina (1958-1974), dove Mascherini ricopriva anche il ruolo di regista, e per il Teatro dell’Opera di Roma (1969-1970). Mancava tuttavia uno studio esaustivo sull’impegno artistico di Mascherini in campo teatrale: regia, scenografie, costumi, feste cittadine (le festose “Cavalchine” al Teatro Verdi di Trieste, dal 1948 al ’60).
L’idea editoriale ed espositiva, promossa dall’associazione Archivio Marcello Mascherini, è stata subito condivisa dal prof. Paolo Quazzolo, docente di Storia del teatro nel Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Trieste, incaricato quale responsabile scientifico del progetto. La spontanea adesione del Comitato di Pordenone della FITA (che dal 2011 organizza il Festival Internazionale del Teatro Amatoriale presso il Teatro Comunale di Azzano Decimo, rassegna e teatro entrambi intitolati a Marcello Mascherini) è risultata preziosa per ottenere il finanziamento regionale e ulteriori sponsorizzazioni. Enti e associazioni hanno risposto con entusiasmo: tra queste, il Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste di cui Mascherini fu tra i soci fondatori nel 1946, ricoprendo poi a vita fino all’83 la carica di direttore della Sezione Arti figurative.
La ricerca presso vari archivi, nonostante le difficoltà poste dal Covid, ha consentito di realizzare la monografia Marcello Mascherini. Il Teatro, curata da Paolo Quazzolo e Francesco Bordin per i tipi di Umberto Allemandi (Torino) con i saggi di Cristina Benussi, Massimo De Sabbata, Lorenzo Nuovo e dello stesso Quazzolo. Il libro comprende un ricco inserto iconografico, che integra le selezioni espositive in mostra al Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” di Trieste, dal 4 giugno al 20 luglio, e al Museo Civico d’Arte di Pordenone, dal 15 ottobre al 28 novembre 2021.
I prestiti per le due esposizioni di disegni, medaglie, sculture e documenti sono stati concessi dall’Archivio Storico e Audiovisuale della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, dallo stesso Civico Museo Teatrale di Trieste e dall’Archivio dell’artista; altre fototeche hanno concesso le immagini d’epoca. In esposizione anche una versione in bronzo, di collezione privata, del Ritratto di Giani Stuparich realizzato da Mascherini nel 1944. Lo scrittore triestino fu il primo presidente del Circolo della Cultura e delle Arti che ha festeggiato quest’anno il 75ennale dalla fondazione.
Museo Teatrale Carlo Schmidl
Palazzo Gopcevich via Rossini, 4
34100 Trieste
+39 040 675 4068
WWW.MUSEOSCHMIDL.IT
Palazzo Gopcevich via Rossini, 4
34100 Trieste
+39 040 675 4068
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