La penna visionaria di Leonor Fini, Gillo Dorfles e Arturo Nathan
sreda 14.07.2021
Sala Luttazzi
Sala Luttazzi
Nell’ambito della mostra “Leonor Fini. Memorie triestine, mercoledì 14 luglio alle 18.30, al Magazzino 26 del Porto Vecchio di Trieste, Cristina Benussi, già preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste, parlerà, con la conduzione della curatrice Marianna Accerboni, degli stili epistolari (esposti in mostra in alcune lettere autografe) di Nathan e di Dorfles in rapporto a quello di Leonor, che fu anche un’originale scrittrice. L’incontro si concluderà con una visita guidata e una degustazione di vini Zidarich.
Nel corso di questo terzo appuntamento collaterale alla rassegna - la quale mira ad approfondire il rapporto tra la grande pittrice (Buenos Aires 1907 - Parigi 1996) e Trieste, che lei considerava “la città degli affetti” e che fu fondamentale per la sua formazione - verrà testimoniato il suo stretto contatto in quegli anni giovanili, con il colto milieu internazionale e d’avanguardia che connotava allora la città. In tale ambito la giovane pittrice ebbe modo di frequentare assiduamente personaggi triestini suoi coetanei, che sarebbero divenuti famosi a livello mondiale: tra questi, per esempio, il futuro gallerista Leo Castelli, Bobi Bazlen, il grande traghettatore della letteratura dell’Est europeo in Italia, accanto a Italo Svevo e Umberto Saba. Particolarmente intenso fu il suo rapporto con il pittore Arturo Nathan (Trieste 1891 - Biberach an der Riß 1944), nella cui abitazione triestina incontrava anche il famoso critico, estetologo e artista Gillo Dorfles (Trieste 1910 - Milano 1918).
Lungo il percorso della mostra sono messi in dialogo anche tre dipinti molto importanti: uno della Fini, uno di Nathan e uno di Dorfles, a testimoniare simbolicamente la loro affinità elettiva, la pittura introspettiva e visionaria che li accomunava e la loro grande amicizia. Nella stessa ottica di approfondimento e comparazione delle tre personalità, è esposta pure un’accurata indagine grafologica dei tre artisti, corredata di grafici ed eseguita da Mauro Galli dell’Associazione Grafologica Italiana - Sezione di Trieste.