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Mindemic (Opera Zero)

petek 25.11.2022
Cinema Ariston
Il lungometraggio d’esordio di Giovanni Basso “MINDEMIC (OPERA ZERO)” (Italia, 2022, 84’) con protagonista Giorgio Colangeli, interamente girato in 4K con uno smartphone durante la pandemia, sarà proiettato al cinema Ariston in prima visione nella serata di venerdì 25 novembre alle ore 20.30: il regista Giovanni Basso e l’interprete Giorgio Colangeli presenteranno il film in un incontro con il pubblico moderato da Lorenzo Acquaviva (Festival Approdi).
Al film da corpo e anima Giorgio Colangeli, che interpreta il personaggio di Nino: qui per la prima volta nella sua formidabile carriera è il protagonista assoluto di un lungometraggio di finzione. Com’è noto, Giorgio Colangeli sa a memoria tutta la Divina Commedia, che ha declamato in più occasioni, anche sul raccordo anulare di Roma, nel “Dantedì”. Sa essere tragico, comico, cinico, disperato, grottesco: sempre da grande primo attore. Tra le sue interpretazioni più recenti per il cinema e la televisione: “Romanzo di una strage” (2012) di Marco Tullio Giordana, le fiction Rai “Braccialetti rossi” (2014) di Giacomo Campiotti e “Tutto può succedere” (2016) di Lucio Pellegrini e Alessandro Casale, “Lontano, Lontano” (2019) di Gianni Di Gregorio, le serie “Speravo de morì prima” (2021) di Luca Ribuoli,“Chiamami ancora amore” (2021) di Gianluca Maria Tavarelli e “Il re” (2022) di Giuseppe Gagliardi.
In “Mindemic (Opera Zero)”, Nino è un regista di settant’anni che ha alle spalle una carriera di secondo piano. Vive isolato nel suo appartamento; la realtà che lo circonda, un mondo in cui è avvenuto un “qualcosa” che ha spinto la produzione di opere filmiche a essere interrotta, lo vede un uomo che sopravvive senza avere alcuno scopo, nessun obiettivo. Per questo, quando dopo molti anni Nino riceve una chiamata dal suo storico produttore Fredo, accetta la proposta, seppur assurda, di scrivere un film in soli tre giorni. Procedendo nella scrittura, Nino si perde in un delirio artistico e personale, forse non riuscendo più a distinguere tra verità e finzione.
Per la scelta delle musiche invece, tutto si deve alla scoperta di un film dal titolo “La Rivoluzione Sessuale” di Riccardo Ghione, del 1968, le cui musiche furono composte dal maestro Teo Usuelli. Innamoratosi della colonna sonora composta per questo film, Basso ha deciso di acquisirne i diritti e di utilizzarla per “Mindemic (Opera Zero)”, in quanto centrava in pieno ciò che stava da tempo cercando.
Il film è stato interamente girato in 4K con un telefono iPhone 8+ cui è stata montata una lente anamorfica americana adattata al sensore mobile.

«Nella stesura della sceneggiatura – racconta l’autore e regista Giovanni Basso - sono stato sicuramente ispirato da tutte quelle settimane d’isolamento, in cui la mente aveva la necessità di vagare per spazi e mondi alternativi a quelli che stavamo vivendo tutti noi: preoccupazioni, deliri, paure, angosce di un presente e un futuro incerti. (…) Ho sviluppato il personaggio di Nino pensando a un solo attore, Giorgio Colangeli, cui ho inviato la sceneggiatura pensando fosse rifiutata. Dopo neanche 24 ore Giorgio mi ha telefonato dicendo che voleva fare il film. “Mindemic (Opera Zero)” è nato quel giorno». E così conclude: «Da un punto di vista produttivo è stata una sfida in cui mi sono voluto cimentare non tanto perché volevo, ma perché in un qualche modo dovevo. “Mindemic (Opera Zero)” racconta un delirio della mente che nulla ha a che vedere con gli eventi mondiali più recenti, ma in virtù di quanto abbiamo vissuto forse tutti noi ci portiamo questo seme di follia in più dentro. Oggi, domani e chissà, forse per sempre».
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