Steno
sreda 30.11.2022
l documentario “STENO” (Italia, 2022, 75’), presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma e dedicato alla straordinaria carriera di Stefano Vanzina, uno dei registi più prolifici del cinema italiano, autore di oltre cento sceneggiature e di settantacinque film in quarantotto anni di attività, sarà proiettato al cinema Ariston nella serata di mercoledì 30 novembre alle ore 20.30 alla presenza del regista Raffaele Rago.
Steno ha attraversato la storia del cinema italiano, sperimentando ogni genere, incrociando tutti i protagonisti della comicità italiana, lavorando con alcuni dei produttori più bizzarri e geniali. Sapeva come girare bene, sapeva intuire i gusti del pubblico e soprattutto sapeva restare nei budget. Mai nella sua lunga carriera ha fallito un film. Restò sempre fedele a un’idea di cinema commerciale e sosteneva di bazzicare la celluloide “per mangiare, perché teneva famiglia”. Nato a Roma nel 1917, cresciuto nella palestra rappresentata dai gazzettini satirici "Marc'Aurelio" e "Marforio", chiamato a Cinecittà da Mario Mattoli sul finire degli anni ‘30, nel 1949 inizia a dirigere i suoi primi film insieme a Mario Monicelli. Da allora non si ferma più. Tutto il cinema italiano passa davanti alla sua cinepresa: da Totò a Sordi, da Manfredi a Tognazzi e Mastroianni, e poi ancora Walter Chiari, Renato Rascel, Raimondo Vianello, Franchi e Ingrassia, Lando Buzzanca, Enrico Montesano, Renato Pozzetto, Diego Abatantuono e moltissimi altri. Il documentario li ripercorre intrecciando aneddoti cinematografici a ricordi privati di coloro che lo hanno conosciuto, amici, collaboratori, registi, attori in un flusso di racconti affettuosi in cui la dimensione umana è sempre lo specchio di quel che sarà la sua produzione artistica.
Trailer: https://youtu.be/OKeDCx7IwUM
Info:
La Cappella Underground
Piazza Duca degli Abruzzi n.3 - 34132 Trieste
tel 040 3220551 - fax +39 040 9673002
info@lacappellaunderground.org
www.lacappellaunderground.org L
Steno ha attraversato la storia del cinema italiano, sperimentando ogni genere, incrociando tutti i protagonisti della comicità italiana, lavorando con alcuni dei produttori più bizzarri e geniali. Sapeva come girare bene, sapeva intuire i gusti del pubblico e soprattutto sapeva restare nei budget. Mai nella sua lunga carriera ha fallito un film. Restò sempre fedele a un’idea di cinema commerciale e sosteneva di bazzicare la celluloide “per mangiare, perché teneva famiglia”. Nato a Roma nel 1917, cresciuto nella palestra rappresentata dai gazzettini satirici "Marc'Aurelio" e "Marforio", chiamato a Cinecittà da Mario Mattoli sul finire degli anni ‘30, nel 1949 inizia a dirigere i suoi primi film insieme a Mario Monicelli. Da allora non si ferma più. Tutto il cinema italiano passa davanti alla sua cinepresa: da Totò a Sordi, da Manfredi a Tognazzi e Mastroianni, e poi ancora Walter Chiari, Renato Rascel, Raimondo Vianello, Franchi e Ingrassia, Lando Buzzanca, Enrico Montesano, Renato Pozzetto, Diego Abatantuono e moltissimi altri. Il documentario li ripercorre intrecciando aneddoti cinematografici a ricordi privati di coloro che lo hanno conosciuto, amici, collaboratori, registi, attori in un flusso di racconti affettuosi in cui la dimensione umana è sempre lo specchio di quel che sarà la sua produzione artistica.
Trailer: https://youtu.be/OKeDCx7IwUM
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