L’eredità di Marij Kogoi: compositore triestino a 130 anni dalla nascita
sobota 10.12.2022
– nedelja 11.12.2022
Basilica di San Silvestro
– nedelja 11.12.2022
Basilica di San Silvestro
Doppio appuntamento con il Festival Trieste Prima
Sabato 10 e domenica 11 dicembre a Trieste e Radovljica
Marij Kogoj, il compositore triestino di cui quest’anno ricorrono i 130 anni dalla nascita, lo spirito libero, irrequieto ed anticonformista esponente di una personale avanguardia musicale cresciuta sui modelli di Schoenberg e Schreker, con cui studiò a Vienna, è il protagonista del doppio concerto organizzato dal Festival Internazionale di Musica Contemporanea Trieste Prima alla sua 36° edizione. Sabato 10 dicembre alle ore 18.00 alla Basilica di San Silvestro,e domenica 11 dicembre alla stessa ora al alla Graščina di Radovljica in Slovenia, la rassegna di nuove musiche dedica un focus a questa ambigua personalità musicale, complessa e certamente innovativa, la cui scrittura si muove ai limiti della tonalità e secondo estetiche estreme, da vero rivoluzionario della musica. In collaborazione con la Società Italiana di Musica Contemporanea (Simc) e La Casa de Kamna, il doppio evento vedrà ospiti due interpreti particolarmente apprezzati nell’esecuzione di repertori del Novecento: la cantante Maria Bruno ed il pianista Petro Jančuk. Daranno voce e spessore a pagine scelte attorno “L’eredità di Marij Kogoi”, come titola l’appuntamento, inoltre eseguiranno in prima assoluta dei brani scelti dall’esito di una “call for scores”, una chiamata alle composizioni che la Simc ha indetto in collaborazione con l’associazione Chromas diretta da Corrado Rojac, direttore artistico di Trieste Prima. L’iniziativa è nata con l’intenzione di stimolare la creatività dei nuovi compositori, invitandoli a scrivere per mezzosoprano e pianoforte liberamente ispirati dalla produzione del creatore mitteleuropeo che ebbe certamente una vita difficile ed una personalità altisonante, prendendo spunto in particolare dai suoi “Lieder” e dalle poesie che scelse per i propri canti. È questo uno degli appuntamenti che meglio evidenziano il significato programmatico di questa edizione del festival dedicato alla “Musica senza confini”, guardando all’arte oltre le frontiere e sostenendo le proposte culturali di avvicinamento a “Go!2025”, Nova Gorica e Gorizia capitale europea della cultura. Marij Kogoi (1892-1956) è indubbiamente un autore ed intellettuale che spicca per estro, stravaganza e stile compositivo nel cuore dell’Europa tra Otto e Novecento. Nato a Trieste, fu orfano giovanissimo di padre e abbandonato dalla madre, per cui venne affidato ai parenti paterni a Canal d’Isonzo. Frequentò il ginnasio a Gorizia che abbandonò nel 1914 per seguire a Vienna le lezioni di Franz Schreker all’”Accademia d’Arte Musicale e Drammatica” e di Arnold Schönberg alla scuola privata “E. Schwarzwald”. Dopo la guerra si trasferì a Lubiana, dove fu attivo come critico musicale, e nel 1920 si spostò a Novo Mesto dove fu tra gli animatori di un gruppo artistico d’avanguardia. Tra il 1922 e il 1923 visse a Gorizia, poi ritornò a Lubiana per lavorare al Teatro d’Opera e continuando a comporre febbrilmente. Tra il 1924 e il 1927 completò la stesura di una delle sue opere più note “Črne maske” (Maschere nere), che a quei tempi rappresentava una vera e propria novità nel panorama musicale sloveno. Nel 1932 fu ricoverato in una casa di cura per schizofrenia da cui non riuscì a guarire. Morì a Lubiana nel 1956. Il concerto è ad ingresso libero. Tutte le informazioni su chromas.it.
Sabato 10 e domenica 11 dicembre a Trieste e Radovljica
Marij Kogoj, il compositore triestino di cui quest’anno ricorrono i 130 anni dalla nascita, lo spirito libero, irrequieto ed anticonformista esponente di una personale avanguardia musicale cresciuta sui modelli di Schoenberg e Schreker, con cui studiò a Vienna, è il protagonista del doppio concerto organizzato dal Festival Internazionale di Musica Contemporanea Trieste Prima alla sua 36° edizione. Sabato 10 dicembre alle ore 18.00 alla Basilica di San Silvestro,e domenica 11 dicembre alla stessa ora al alla Graščina di Radovljica in Slovenia, la rassegna di nuove musiche dedica un focus a questa ambigua personalità musicale, complessa e certamente innovativa, la cui scrittura si muove ai limiti della tonalità e secondo estetiche estreme, da vero rivoluzionario della musica. In collaborazione con la Società Italiana di Musica Contemporanea (Simc) e La Casa de Kamna, il doppio evento vedrà ospiti due interpreti particolarmente apprezzati nell’esecuzione di repertori del Novecento: la cantante Maria Bruno ed il pianista Petro Jančuk. Daranno voce e spessore a pagine scelte attorno “L’eredità di Marij Kogoi”, come titola l’appuntamento, inoltre eseguiranno in prima assoluta dei brani scelti dall’esito di una “call for scores”, una chiamata alle composizioni che la Simc ha indetto in collaborazione con l’associazione Chromas diretta da Corrado Rojac, direttore artistico di Trieste Prima. L’iniziativa è nata con l’intenzione di stimolare la creatività dei nuovi compositori, invitandoli a scrivere per mezzosoprano e pianoforte liberamente ispirati dalla produzione del creatore mitteleuropeo che ebbe certamente una vita difficile ed una personalità altisonante, prendendo spunto in particolare dai suoi “Lieder” e dalle poesie che scelse per i propri canti. È questo uno degli appuntamenti che meglio evidenziano il significato programmatico di questa edizione del festival dedicato alla “Musica senza confini”, guardando all’arte oltre le frontiere e sostenendo le proposte culturali di avvicinamento a “Go!2025”, Nova Gorica e Gorizia capitale europea della cultura. Marij Kogoi (1892-1956) è indubbiamente un autore ed intellettuale che spicca per estro, stravaganza e stile compositivo nel cuore dell’Europa tra Otto e Novecento. Nato a Trieste, fu orfano giovanissimo di padre e abbandonato dalla madre, per cui venne affidato ai parenti paterni a Canal d’Isonzo. Frequentò il ginnasio a Gorizia che abbandonò nel 1914 per seguire a Vienna le lezioni di Franz Schreker all’”Accademia d’Arte Musicale e Drammatica” e di Arnold Schönberg alla scuola privata “E. Schwarzwald”. Dopo la guerra si trasferì a Lubiana, dove fu attivo come critico musicale, e nel 1920 si spostò a Novo Mesto dove fu tra gli animatori di un gruppo artistico d’avanguardia. Tra il 1922 e il 1923 visse a Gorizia, poi ritornò a Lubiana per lavorare al Teatro d’Opera e continuando a comporre febbrilmente. Tra il 1924 e il 1927 completò la stesura di una delle sue opere più note “Črne maske” (Maschere nere), che a quei tempi rappresentava una vera e propria novità nel panorama musicale sloveno. Nel 1932 fu ricoverato in una casa di cura per schizofrenia da cui non riuscì a guarire. Morì a Lubiana nel 1956. Il concerto è ad ingresso libero. Tutte le informazioni su chromas.it.
Basilica di San Silvestro
Piazza S. Silvestro, 4, 34121 Trieste TS
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