Saba
petek 10.03.2023
Venerdì 10 marzo alle ore 20.30, in diretta dal Politeama Rossetti di Trieste, in occasione dei 140 anni dalla nascita del poeta, su Rai Radio3 andrà in onda lo spettacolo “Saba” scritto e interpretato da Mauro Covacich. Lo scrittore triestino Mauro Covacich compone un omaggio al poeta Umberto Saba, suo conterraneo, e decide di entrare direttamente in scena per proporre memorie di vita e frammenti della produzione poetica di questa figura cardine della letteratura italiana, delineando così anche il rapporto di Saba con Trieste e il suo legame personale con questo autore e con questa città.
Questo spettacolo è la seconda tappa di quella che Mauro Covacich definisce la “trimurti triestina”: dopo Joyce, ecco comparire all’orizzonte il grande cantore della città, colui che per l’immaginario collettivo rappresenta lo spirito del luogo, avendo posto i suoi versi a suggello del volto di Trieste, senza essersi mai stancato di attraversarla, scrutarla, ritrarla. Eppure il rapporto tra Umberto Saba e la sua città è tutt’altro che idilliaco, segnato da un moto continuo di allontanamento e avvicinamento pieno di ombre e ripensamenti, una doppiezza emotiva che Covacich allestisce davanti agli occhi dello spettatore pescando con disinvoltura dalle lettere private, dalle poesie più note, ma anche dai siparietti familiari, intrecciando la vicenda personale del poeta con la propria.
Il risultato è un ulteriore spiazzante confronto con lo scrittore triestino, che forse più degli altri ha creduto nella perfetta sovrapposizione di arte e vita, il poeta che, anche a rischio di risultare prosaico, ha cercato di restituire la complessità dell’esistenza con la semplicità delle parole che sanno arrivare al cuore. La terza tappa di questo percorso dedicato da Covacich agli scrittori triestini sarà un omaggio a Svevo e a La coscienza di Zeno che manderemo in onda prossimamente su Rai Radio3.
Questo spettacolo è la seconda tappa di quella che Mauro Covacich definisce la “trimurti triestina”: dopo Joyce, ecco comparire all’orizzonte il grande cantore della città, colui che per l’immaginario collettivo rappresenta lo spirito del luogo, avendo posto i suoi versi a suggello del volto di Trieste, senza essersi mai stancato di attraversarla, scrutarla, ritrarla. Eppure il rapporto tra Umberto Saba e la sua città è tutt’altro che idilliaco, segnato da un moto continuo di allontanamento e avvicinamento pieno di ombre e ripensamenti, una doppiezza emotiva che Covacich allestisce davanti agli occhi dello spettatore pescando con disinvoltura dalle lettere private, dalle poesie più note, ma anche dai siparietti familiari, intrecciando la vicenda personale del poeta con la propria.
Il risultato è un ulteriore spiazzante confronto con lo scrittore triestino, che forse più degli altri ha creduto nella perfetta sovrapposizione di arte e vita, il poeta che, anche a rischio di risultare prosaico, ha cercato di restituire la complessità dell’esistenza con la semplicità delle parole che sanno arrivare al cuore. La terza tappa di questo percorso dedicato da Covacich agli scrittori triestini sarà un omaggio a Svevo e a La coscienza di Zeno che manderemo in onda prossimamente su Rai Radio3.