Le memorie di Ivan Karamazov
sobota 18.11.2023
– nedelja 19.11.2023
Sala Assicurazioni Generali
– nedelja 19.11.2023
Sala Assicurazioni Generali
Un protagonista magistrale - Umberto Orsini - e un romanzo ai vertici della letteratura di
tutti i tempi: “I fratelli Karamazov”, l’ultimo e forse il massimo capolavoro di Fëdor
Dostoevskij. E al centro di tutto, il personaggio di Ivan Karamazov, che l’attore affronta per
la terza volta nella sua eccellente carriera.
Tutto questo attende quegli spettatori che - sabato 18 e domenica 19 novembre -
sceglieranno di assistere a “Le memorie di Ivan Karamazov” con il grande Umberto Orsini
diretto da Luca Micheletti.
Orsini e il personaggio di Ivan Karamazov si sono “incontrati” per la prima volta a fine anni
Sessanta, girando lo sceneggiato che Sandro Bolchi aveva tratto dal romanzo: Orsini
interpretava proprio Ivan, restituendogli un profilo d’incisivo scetticismo. «Da allora -
racconta - ci siamo guardati nello specchio e ci siamo confusi uno nell’altro al punto di
identificarci o de-identificarci. L’ho costruito giorno dopo giorno quell’Ivan, gli ho dato un
aspetto severo, l’ho fatto diventare biondissimo, quasi albino, gli ho messo un paio di
occhialini tondi e dei colletti inamidati di fresco. L’ho difeso da una sceneggiatura che lo
penalizzava (…) Con lui, specchiandomi in lui, ho trascinato il pubblico ad un ascolto
record in una puntata che lo vedeva impegnato in una discussione sull’esistenza di Dio».
Poi, circa dieci anni fa, il grande attore lo ha portato a teatro, interpretando il monologo del
“Grande Inquisitore”. Ed ora in una scrittura a quattro mani con il regista Luca Micheletti lo
pone al centro di uno spettacolo dedicato a lui, quasi a volergli assicurare quel finale, che
Dostoevskij ha lasciato sospeso. Il risultato è uno spettacolo memorabile, una prova
d’attore sublime che ha lasciato il pubblico senza fiato ovunque accolta ogni sera da
standing ovation fin dal debutto, al Piccolo Teatro di Milano.
«Il cuore drammaturgico e registico di queste nostre “Memorie di Ivan Karamazov” è quello
d’una sofferta e sibillina riflessione sull'identità. Assumendo il romanzo come nucleo mitologico
"a monte", ci siamo chiesti chi sia Ivan. Un personaggio, d'accordo. Ma anche l'incarnazione
romanzesca di un nodo ideologico cruciale e, quindi, un alter ego dell’autore…» spiega Luca Micheletti. «Ivan è una creatura narrativa che, nonostante le diffuse connotazioni che lo
descrivono e le molte pagine che Dostoevskij gli dedica, sfuma nell'imprendibile: è la
maschera e il pretesto di logiche segrete, negate. È un protagonista che si sottrae alla
centralità, individuo che si rifrange in una pluralità di riflessi cangianti, è un'invenzione
sospesa, quasi incompiuta. Identità plurime e osmotiche, cui nel nostro caso se ne affiancano
anche altre, di natura metateatrale. Sì, perché il nostro Ivan è anche un personaggio-
ossessione, che accompagna cinquant'anni di carriera di un mirabile "capitan Achab" della
nostra scena, un attore che insegue la sua balena enorme e veloce, la arpiona e si lascia
trascinare (…) Ivan e Umberto, il personaggio e l'attore che lo incarna, osservano la loro
storia, esplorano i loro ricordi, riascoltano le loro testimonianze a più voci (che sono poi
sempre una sola, quella di Orsini, che risponde oggi alla sua voce di cinquant'anni fa…
incredibile occasione!), celebrando un accorato e solitario processo di sincronizzazione
interiore.
Dostoevskij abbandona Ivan al suo destino dopo il processo per il parricidio: è sembrato
interessante ripartire da lì, dal processo. Prigioniero di quell'aula, di un finale mai scritto, di una
sentenza sbagliata, il nostro Ivan continua ad aggirarsi tra i frammenti della sua esistenza,
osservati come prove materiali di fatti e memorie che riemergono a strappi, negli spazi di
lucidità che gli concedono le febbri cerebrali, nel circolare affastellarsi di teorie e ricordi, in un
girotondo giudiziario kafkiano e grottesco, sempre meno reale, che inesorabilmente scivola
nell’ultraterreno».
Lo spettacolo è in scena sabato 18 novembre alle 20.30 e domenica 19 novembre alle ore 16
alla Sala Assicurazioni Generali: i biglietti sono disponibili nei punti vendita del Teatro Stabile,
alla Biglietteria del Politeama Rossetti o su internet tramite il sito del teatro www.ilrossetti.it.
Informazioni anche allo 040.3593511.
Sala Assicurazioni Generali