Giornate FAI di Primavera
sobota 24.03.2018
– nedelja 25.03.2018
Museo Revoltella
– nedelja 25.03.2018
Museo Revoltella
A Trieste il percorso “Mito e Storia del Barone Revoltella”
visite straordinarie al “Palazzo Revoltella” e all’ “Istituto Tecnico A. Volta”
Una vicenda biografica unica, dai molti risvolti, emblematica di un’epoca, quella di Pasquale Revoltella, uomo moderno e illuminato, dalle visioni ampie ed importanti, di mentalità europea, sostenitore fiducioso della cultura, e quindi dell’istruzione, quali irrinunciabili fattori di sviluppo.
Quando nel 1993 si svolse la prima edizione delle Giornate FAI di Primavera (50 luoghi aperti al pubblico in una trentina di città) era difficile immaginare che sarebbero diventate uno degli appuntamenti più importanti del panorama culturale italiano. Incoraggiati dalla partecipazione e dall’entusiasmo, anno dopo anno, gli eventi crebbero e i visitatori si moltiplicarono. Su 26 anni della manifestazione contiamo 11.190 luoghi aperti in più di 4.700 città, 10.000.000 visitatori, oltre 120.000 volontari e più di 240.000 giovani e appassionati Apprendisti Ciceroni. Lo spirito del FAI è rimasto però lo stesso, quello di accompagnare gli italiani alla riscoperta della bellezza che li circonda e che spesso non si conosce o non si vede.
Quest’anno sabato 24 e domenica 25 marzo si festeggia la 26ª edizione delle Giornate, un compleanno importante per una vera e propria festa di piazza irrinunciabile. Queste 26 edizioni, con l’orgoglio e la consapevolezza condivisa di vivere nel Paese più bello del mondo, sono un traguardo di cui essere fieri, ma al tempo stesso un punto di partenza. E non è che l’inizio, perché 25 anni di successo alle spalle significano la certezza che questo incontro collettivo può soltanto crescere ancora.
Il 24 e 25 marzo il FAI invita tutti in 400 località d’Italia dove, grazie all’impegno di circa 50.000 volontari e 40.000 Apprendisti Ciceroni, saranno aperti oltre 1.000 siti: chiese, ville, giardini, aree archeologiche, avamposti militari, interi borghi. Si tratta di tesori di arte e natura spesso sconosciuti, inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in questo weekend con un contributo facoltativo.
A Trieste quest’anno le aperture sono legate dal tema “Mito e Storia del Barone Revoltella” che connette il Palazzo baronale di via A. Diaz all’Istituto Tecnico “A. Volta” di via Monte Grappa. Tali beni saranno resi fruibili al pubblico grazie all'impegno e alla disponibilità dei volontari della Delegazione FAI di Trieste, al Gruppo FAI Giovani di Trieste e agli Apprendisti Ciceroni®, studenti appositamente formati dal FAI, dai loro professori e da esperti storici e storici dell'arte nel corso dei mesi scorsi, che faranno da guida ai partecipanti.
Il programma prevede la visita del Palazzo Revoltella, annesso alla Galleria d'Arte Moderna fondata nel 1872 per volontà del barone, una delle figure più rappresentative della società triestina dell'Ottocento, che lasciò alla città, oltre a molti altri beni, la sua casa e tutte le opere d'arte, gli arredi e i libri che conteneva, e che fu grande sostenitore e finanziatore della Compagnia del Canale di Suez (di cui l'anno prossimo ricorre il centocinquantenario dell'apertura). Lo splendido palazzo, la cui costruzione iniziò nel 1853 sotto la direzione dell’architetto berlinese Friedrich Hitzig, venne inaugurato nel 1859 nel centro cittadino. Destinato a residenza privata del barone, vide alternarsi nelle magnifiche sale di rappresentanza i personaggi più illustri dell’aristocrazia e dell’alta borghesia dell’Impero.
L’orario di visita va dalle 10.00 alle 18.00 sabato 24 marzo e dalle 10.00 alle 17.00 domenica 25 marzo.
L’Istituto “A. Volta” è erede della “Staatsgewerbeschule” (Scuola Industriale dello Stato – 1887), naturale evoluzione di quella “Scuola triestina di disegno” istituita nel 1850 da Pasquale Revoltella e Francesco Gossleth per i giovani che intendevano avviarsi alle industrie. Il grande sviluppo demografico ed industriale della città in quegli anni richiedeva una corrispondente preparazione delle maestranze, e la classe dirigente triestina, moderna e lungimirante, affrontò organicamente i problemi dell’istruzione popolare obbligatoria ed il miglioramento di quella professionale che avrebbero condotto all’elevazione ordinata e progressiva della classe operaia. Per questo, almeno inizialmente, si vide la scuola più in funzione tecnica professionale che non umanistica e culturale. Interessante è notare che il maggior centro dell’industria italiana in quegli anni era Milano, ma avrebbero dovuto trascorrere ancora ventun’ anni (1908) perché vi si istituisse una scuola simile a quella triestina! Numerosi furono gli artisti insegnanti, e numerosi artisti furono allievi di questa scuola, i nomi più importanti della Progettazione e dell’Arte triestina del Novecento. A Trieste, presso il Volta, un’ulteriore chicca, riservata ai soli iscritti FAI, i Laboratori e l’Archivio dell’Istituto “A. Volta”, visitabili solo domenica 25 marzo, dalle 10 alle 17. Il bene è uno delle tre aperture riservate ai soci FAI presenti in FVG.
Quale evento collaterale si inaugurerà martedì 20 marzo alle ore 18.00 nella Sala Comunale D’Arte di Piazza dell’Unità d’Italia la mostra “Il Volta: una Scuola tra Arte e Tecnica nella Trieste dell’Impero, a cura degli allievi dell’Istituto e dell’Istituto “L. Galvani” coadiuvati dai loro docenti.. La mostra si potrà visitare sino a venerdì 23 dalle 10.00 alle 13 e dalle 16.00 alle 20.00, mentre sabato 24 e domenica 25 dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00.
A guidare le visite alla mostra ed all’Istituto Tecnico “A. Volta” saranno gli Apprendisti Ciceroni® dello stesso. A condurre quelle a Palazzo Revoltella si alterneranno invece quelli dell’Istituto "L. da Vinci G. R. Carli S. de Sandrinelli", del Liceo Scientifico "G. Galilei", del Liceo Scienze Umane Musicale "G. Carducci", del Liceo Classico Ling. "D. Alighieri", del Liceo Classico Ling. "F. Petrarca", del Liceo Scientifico "Prešeren", del Liceo Scienze Umane "A. Slomšek", dell’Istituto "Ziga Zois" e dell’International School of Trieste. Per prepararsi al loro compito nelle Giornate FAI, gli Apprendisti Ciceroni® hanno seguito un apposito progetto di formazione volto a far nascere in loro la consapevolezza del valore che i beni artistici e paesaggistici rappresentano per il sistema territoriale. Le visite, oltre che in Italiano, saranno possibili come di consueto anche in Sloveno ed Inglese.
La manifestazione si concluderà nell’Aula Magna dell’Istituto “A. Volta” domenica 25 marzo alle ore 18.00 con una piacevole performance del Gruppo Teatrale dell’Istituto “A. Volta” dal titolo “Viva el Baron!” e la consegna degli attestati agli "Apprendisti Ciceroni®".
visite straordinarie al “Palazzo Revoltella” e all’ “Istituto Tecnico A. Volta”
Una vicenda biografica unica, dai molti risvolti, emblematica di un’epoca, quella di Pasquale Revoltella, uomo moderno e illuminato, dalle visioni ampie ed importanti, di mentalità europea, sostenitore fiducioso della cultura, e quindi dell’istruzione, quali irrinunciabili fattori di sviluppo.
Quando nel 1993 si svolse la prima edizione delle Giornate FAI di Primavera (50 luoghi aperti al pubblico in una trentina di città) era difficile immaginare che sarebbero diventate uno degli appuntamenti più importanti del panorama culturale italiano. Incoraggiati dalla partecipazione e dall’entusiasmo, anno dopo anno, gli eventi crebbero e i visitatori si moltiplicarono. Su 26 anni della manifestazione contiamo 11.190 luoghi aperti in più di 4.700 città, 10.000.000 visitatori, oltre 120.000 volontari e più di 240.000 giovani e appassionati Apprendisti Ciceroni. Lo spirito del FAI è rimasto però lo stesso, quello di accompagnare gli italiani alla riscoperta della bellezza che li circonda e che spesso non si conosce o non si vede.
Quest’anno sabato 24 e domenica 25 marzo si festeggia la 26ª edizione delle Giornate, un compleanno importante per una vera e propria festa di piazza irrinunciabile. Queste 26 edizioni, con l’orgoglio e la consapevolezza condivisa di vivere nel Paese più bello del mondo, sono un traguardo di cui essere fieri, ma al tempo stesso un punto di partenza. E non è che l’inizio, perché 25 anni di successo alle spalle significano la certezza che questo incontro collettivo può soltanto crescere ancora.
Il 24 e 25 marzo il FAI invita tutti in 400 località d’Italia dove, grazie all’impegno di circa 50.000 volontari e 40.000 Apprendisti Ciceroni, saranno aperti oltre 1.000 siti: chiese, ville, giardini, aree archeologiche, avamposti militari, interi borghi. Si tratta di tesori di arte e natura spesso sconosciuti, inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in questo weekend con un contributo facoltativo.
A Trieste quest’anno le aperture sono legate dal tema “Mito e Storia del Barone Revoltella” che connette il Palazzo baronale di via A. Diaz all’Istituto Tecnico “A. Volta” di via Monte Grappa. Tali beni saranno resi fruibili al pubblico grazie all'impegno e alla disponibilità dei volontari della Delegazione FAI di Trieste, al Gruppo FAI Giovani di Trieste e agli Apprendisti Ciceroni®, studenti appositamente formati dal FAI, dai loro professori e da esperti storici e storici dell'arte nel corso dei mesi scorsi, che faranno da guida ai partecipanti.
Il programma prevede la visita del Palazzo Revoltella, annesso alla Galleria d'Arte Moderna fondata nel 1872 per volontà del barone, una delle figure più rappresentative della società triestina dell'Ottocento, che lasciò alla città, oltre a molti altri beni, la sua casa e tutte le opere d'arte, gli arredi e i libri che conteneva, e che fu grande sostenitore e finanziatore della Compagnia del Canale di Suez (di cui l'anno prossimo ricorre il centocinquantenario dell'apertura). Lo splendido palazzo, la cui costruzione iniziò nel 1853 sotto la direzione dell’architetto berlinese Friedrich Hitzig, venne inaugurato nel 1859 nel centro cittadino. Destinato a residenza privata del barone, vide alternarsi nelle magnifiche sale di rappresentanza i personaggi più illustri dell’aristocrazia e dell’alta borghesia dell’Impero.
L’orario di visita va dalle 10.00 alle 18.00 sabato 24 marzo e dalle 10.00 alle 17.00 domenica 25 marzo.
L’Istituto “A. Volta” è erede della “Staatsgewerbeschule” (Scuola Industriale dello Stato – 1887), naturale evoluzione di quella “Scuola triestina di disegno” istituita nel 1850 da Pasquale Revoltella e Francesco Gossleth per i giovani che intendevano avviarsi alle industrie. Il grande sviluppo demografico ed industriale della città in quegli anni richiedeva una corrispondente preparazione delle maestranze, e la classe dirigente triestina, moderna e lungimirante, affrontò organicamente i problemi dell’istruzione popolare obbligatoria ed il miglioramento di quella professionale che avrebbero condotto all’elevazione ordinata e progressiva della classe operaia. Per questo, almeno inizialmente, si vide la scuola più in funzione tecnica professionale che non umanistica e culturale. Interessante è notare che il maggior centro dell’industria italiana in quegli anni era Milano, ma avrebbero dovuto trascorrere ancora ventun’ anni (1908) perché vi si istituisse una scuola simile a quella triestina! Numerosi furono gli artisti insegnanti, e numerosi artisti furono allievi di questa scuola, i nomi più importanti della Progettazione e dell’Arte triestina del Novecento. A Trieste, presso il Volta, un’ulteriore chicca, riservata ai soli iscritti FAI, i Laboratori e l’Archivio dell’Istituto “A. Volta”, visitabili solo domenica 25 marzo, dalle 10 alle 17. Il bene è uno delle tre aperture riservate ai soci FAI presenti in FVG.
Quale evento collaterale si inaugurerà martedì 20 marzo alle ore 18.00 nella Sala Comunale D’Arte di Piazza dell’Unità d’Italia la mostra “Il Volta: una Scuola tra Arte e Tecnica nella Trieste dell’Impero, a cura degli allievi dell’Istituto e dell’Istituto “L. Galvani” coadiuvati dai loro docenti.. La mostra si potrà visitare sino a venerdì 23 dalle 10.00 alle 13 e dalle 16.00 alle 20.00, mentre sabato 24 e domenica 25 dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00.
A guidare le visite alla mostra ed all’Istituto Tecnico “A. Volta” saranno gli Apprendisti Ciceroni® dello stesso. A condurre quelle a Palazzo Revoltella si alterneranno invece quelli dell’Istituto "L. da Vinci G. R. Carli S. de Sandrinelli", del Liceo Scientifico "G. Galilei", del Liceo Scienze Umane Musicale "G. Carducci", del Liceo Classico Ling. "D. Alighieri", del Liceo Classico Ling. "F. Petrarca", del Liceo Scientifico "Prešeren", del Liceo Scienze Umane "A. Slomšek", dell’Istituto "Ziga Zois" e dell’International School of Trieste. Per prepararsi al loro compito nelle Giornate FAI, gli Apprendisti Ciceroni® hanno seguito un apposito progetto di formazione volto a far nascere in loro la consapevolezza del valore che i beni artistici e paesaggistici rappresentano per il sistema territoriale. Le visite, oltre che in Italiano, saranno possibili come di consueto anche in Sloveno ed Inglese.
La manifestazione si concluderà nell’Aula Magna dell’Istituto “A. Volta” domenica 25 marzo alle ore 18.00 con una piacevole performance del Gruppo Teatrale dell’Istituto “A. Volta” dal titolo “Viva el Baron!” e la consegna degli attestati agli "Apprendisti Ciceroni®".
Museo Revoltella - Galleria d'Arte Moderna
Via A. Diaz, 27
34100 Trieste
+39 040 675 4350
WWW.MUSEOREVOLTELLA.IT
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